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Il consigliere Ivo Petrelli pagherà le cure odontoiatriche al ragazzo gay aggredito a Pescara

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“Ci sono momenti in cui la ridondante e intangibile solidarietà delle parole, delle chiacchiere e degli scontri verbali, deve lasciar posto a quella concreta e operativa dei fatti.

Al giovane venticinquenne aggredito sulla riviera di Pescara, dopo essere stato insultato in quanto omosessuale, offro le cure odontoiatriche gratuite post-intervento che si renderanno necessarie.

Ho già preso contatti con il Responsabile del Reparto di Chirurgia maxillo-facciale che ha trattato in sala operatoria la lesione riportata dal giovane, il dottor Giuliano Ascani, e ho già comunicato la mia personale disponibilità alla presa in carico della vittima che comunque dovrebbe sostenere, altrimenti, delle spese ingenti inerenti ricostruzioni eventualmente necessarie.

Ritengo che dinanzi a tali episodi le divisioni, le strumentalizzazioni, le campagne d’odio che in queste ore stanno rimbalzando sui social, siano deleterie, vergognose, ma soprattutto non sortiscono alcun effetto a vantaggio di un ragazzo che comunque è solo nel suo dramma”.

Lo ha detto il consigliere comunale di Forza Italia, Ivo Petrelli ufficializzando la propria disponibilità a mettere a disposizione del ragazzo la sua professionalità.

“Sono sinceramente costernato da quanto sta accadendo nelle ultime ore a Pescara – ha detto il consigliere Petrelli -. Da un lato c’è un ragazzo che è stato vittima di una brutale aggressione.

Le ragioni e le motivazioni che hanno scatenato quella furia selvaggia saranno gli inquirenti a chiarirle, non compete a consiglieri, assessori o al sindaco che devono esprimere la propria solidarietà, ma di certo nessuno di essi, né a destra né a sinistra, ha una responsabilità diretta sull’accaduto.

Dall’altro lato ci sono gli amministratori che hanno trasformato quella solidarietà in un ring politico in cui scambiarsi cazzotti virtuali, ma altrettanto violenti, senza risparmiarsi colpi, ed ecco allora che la vittima, il venticinquenne aggredito, è già stato messo in un cantuccio, la sua vicenda personale è diventata il pretesto per darsele di santa ragione, per lanciarsi accuse di razzismo, di omofobia, e per scatenare l’esercito dei ‘leoni da tastiera’ dei social che addirittura hanno lanciato la lista di proscrizione, ovvero l’elenco dei consiglieri di maggioranza che non hanno votato un ordine del giorno-minestrone in cui il centrosinistra ha tentato di far passare con un voto plateale le proprie idee politiche, l’adesione a una rete di associazioni gay, la nomina di una struttura che si dedicasse in via esclusiva all’organizzazione dell’Abruzzo Pride edizione 2021, e tante altre chiacchiere inutili. Ma, la cosa più sconcertante, è che in quell’ordine del giorno non c’era un solo provvedimento di sostegno concreto, tangibile, nei confronti della vittima, citata, appunto, solo come pretesto politico.

Personalmente mi tiro fuori da questo vergognoso gioco che travalica la normale contesa politica e ha abbondantemente superato i limiti della decenza e del buon gusto. E piuttosto mi preoccupo degli aspetti pratici della vicenda – ha proseguito il consigliere Petrelli -. Mi preoccupo di un ragazzo che ha appena subito un intervento maxillo-facciale per la ricostruzione della mascella devastata dai pugni, e per il quale la convalescenza è ancora lontana dall’iniziare.

Per questo ho già contattato il dottor Ascani, che si sta occupando del caso in Ospedale, e ho trasmesso la mia piena disponibilità a garantire cure odontoiatriche gratuite al giovane, qualora fossero necessarie, per aiutarlo a recuperare al più presto il suo stato psico-fisico e a lasciarsi alle spalle una vicenda di cui è stato vittima incolpevole.

Questo è quello che può e deve fare la politica, sostenere, aiutare, supportare chi è in difficoltà e non ‘usare’ a scopi politici i cittadini. Ora suppongo che il giovane avrà anche bisogno di un’assistenza legale per far valere in tribunale le proprie ragioni, e aspetto qualche valente collega consigliere avvocato che sia disponibile a garantire la propria professionalità gratuitamente, o magari anche un sostegno psicologico gratuito, e una prima spesa gratuita di generi alimentari appena uscito dall’ospedale, perché le vittime di aggressioni, francamente, dei selfie in spiaggia con le drag queen non sanno che farsene”.

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